Battiato inedito: la lettera in favore del monastero

Siamo lieti di condividere il Comunicato Stampa del Comune di Santa Luce, pubblicato dai maggiori quotidiani italiani, circa la lettera inedita di Franco Battiato in favore della costruzione del nostro monastero.  

Fu essenziale e incisivo, il maestro Franco Battiato, quando nel 2012 sollecitò la costruzione del monastero buddhista di Pomaia, nel comune di Santa Luce (provincia di Pisa), con una lettera all’allora sindaco Andrea Marini.


La sollecitazione di Franco Battiato trovò ascolto solo quattro anni dopo, all’inizio del mandato dell’attuale sindaco, Giamila Carli, quando fu sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale di Santa Luce, la Regione Toscana, l’istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia e Sangha Onlus, l’associazione che si occuperà della progettazione e della costruzione del monastero. Seguì il piano operativo. Ora tutto è stato predisposto affinché la realizzazione dell’opera proceda senza intoppi: il consiglio comunale, in aprile, ha approvato il progetto attuativo, mentre Sangha Onlus a breve presenterà il progetto definitivo. Una volta ottenuta la licenza edilizia, darà avvio alla raccolta dei fondi. 

Un frammento dalla lettera di Battiato

«L’Istituto Lama Tzong Khapa, comunità spirituale fondata anche da laici, sta richiamando attorno a sé un interesse sempre più crescente – scrisse l’artista da poco scomparso. Il futuro monastero, che dovrebbe essere costruito su una roccia, come i monasteri del Tibet, è un progetto indipendente, di elevato livello architettonico, semplice e rigoroso. Darebbe, oltretutto, un notevole contributo al recupero ambientale. La prego di prendere in considerazione il mio consiglio – concluse -: potrebbe portare lustro internazionale al suo comune, che ha un nome predestinato, e all’Italia».
Massimo Stordi, monaco e responsabile del progetto Sangha Onlus, da anni era legato da un rapporto di amicizia con Franco Battiato il quale, da ricercatore ad ampio spettro degli universi spirituali, si era avvicinato al buddhismo tibetano, come testimoniano il suo viaggio in Nepal e il docufilm dal titolo “Attraversando il bardo”. «Franco mi riferì della lettera – spiega Stordi -, anche lui riteneva il monastero fondamentale per lo sviluppo dell’attività monastica. Ora, finalmente, potremo realizzarlo: il progetto è pronto, inizieremo la raccolta di fondi appena sarà rilasciata la concessione edilizia”.