Noi monaci e monache di Sangha Onlus siamo estremamente felici che l’area naturalistica del Monastero sia già di beneficio agli studenti di Georisorse del Corso di laurea di Scienze naturali e ambientali dell’Università di Pisa.
Giovani menti in formazione che con impegno e dedizione si stanno dedicando alla comprensione e salvaguardia dell’Ambiente e del nostro prezioso pianeta.
Nei giorni scorsi un gruppo di 20 studenti è stato guidato in una lezione fuori sede dal docente prof. Sergio Rocchi e dal cultore della materia dott.ssa Irene Rocchi, docenti del Dipartimento di Scienze della Terra.
L’articolato quadro ambientale della cava dismessa dove sorgerà il Monastero, è stato per loro l’occasione di visitate località sede di attività estrattiva attiva o dismessa, al fine di visualizzare gli aspetti naturalistici e ambientali delle attività di coltivazione di georisorse quali minerali argillosi, gesso, serpentiniti, materie prime per ceramiche e solfuri metallici. Il tutto in connessione col quadro geodinamico dell’evoluzione della catena dell’Appennino settentrionale.
In particolare, nella cava dismessa di Pomaia, gli studenti hanno potuto toccare con mano l’antico fondale oceanico, che si è formato 160 milioni di anni fa, che poi si è chiuso per generare la catena montuosa appenninica. Hanno anche potuto fare esperienza delle fenomenologie dei processi di interazione tra le rocce del fondale oceanico e l’acqua di mare, che hanno generato le diverse generazioni di vene di minerali del gruppo del serpentino.