Nella canzone Testamento inclusa nell’album Apriti Sesamo, Franco Battiato canta “Lascio agli amici gli anni felici. Delle più audaci riflessioni”. E gli amici più cari di Battiato, nei mesi successivi alla sua dipartita, avvenuta il 18 maggio a 76 anni, si sono attivati per contribuire alla realizzazione di una storia illustrata in suo ricordo. L’alba dentro l’imbrunire, dal testo di una delle sue canzoni più conosciute, è un viaggio a colori attraverso la vita di Franco Battiato, curato da Francesco Messina e Stefano Senardi e pubblicato da Rizzoli Lizard.
Storie, pensieri, idee, memorie di tanti amici e collaboratori che con i loro contributi restituiscono non solo i ricordi, ma anche la visione di una vita intera, e che lungo le pagine s’intrecciano e incontrano le parole e la voce di Franco Battiato.
Il [bellissimo] libro di 320 pagine a colori, consta di sedici capitoli che raccontano la musica del grande cantautore (dalla composizione, alla registrazione, ai concerti, alle collaborazioni e a una riflessione sulla sua voce), ma anche i temi altrettanto cari a Battiato come il cinema, il teatro, i libri, i molti viaggi compiuti, così come il suo interesse per la ricerca spirituale che è andata intensificandosi durante la sua intera vita.
Tra i tanti contribuiti troviamo il capitolo Tra Pomaia e Kathmandu, dedicato a lui dal ven. Massimo Stordi, al quale il cantautore era legato da anni da un rapporto di amicizia. Il monaco responsabile del progetto Sangha Onlus e Battiato si erano conosciuti quando, da ricercatore ad ampio spettro degli universi spirituali, il musicista si era avvicinato al buddhismo tibetano, come testimoniano il suo viaggio in Nepal e il docufilm dal titolo “Attraversando il bardo” al quale avevano collaborato.
Ne anticipiamo un’estratto: “Il successo come musicista mi ha permesso di rimanere isolato, dandomi la possibilità di lavorare sui miei difetti e sugli attaccamenti, in silenzio”. Poi mi raccontava delle sue meditazioni, quasi sempre molto presto al mattino, e delle varie esperienze che viveva e vedeva e, per quello che potevo, condividevo il mio punto di vista e i miei consigli.
Ci siamo recati ad incontrare personalmente diverse volte Lama Monlam, un monaco anziano dalle notevoli qualità spirituali, con il quale poteva avere un dialogo diretto. Altre volte invece consultavo dei Lama su alcuni temi a lui cari e poi gli riportavo il loro parere. Sua Santità il XVI Dalai Lama del Tibet, Tenzin Ghiatso, è invece colui dal quale ha ricevuto direttamente insegnamenti e trasmissioni spirituali.
Ci siamo visti qui a Pomaia diverse volte e condivideva con me le vicissitudini della realizzazione del monastero, che seguo dal 2004 quale responsabile, tant’è che scrisse al sindaco di allora per sottolinearne l’importanza per il nostro territorio e non solo. La lettera è stata trovata recentissimamente, dopo la morte di Franco, e protocollata in comune nel 2012. Anche il suo ritrovamento meriterebbe un capitolo a parte e quindi mi fermo qui.
Non ricordo bene quando mi chiese di aiutarlo con Attraversando il bardo fatto sta che Franco aveva un’idea fissa: incontrare Chatral Rinpoche, già guru radice del reggente del Tibet, Reting Rinpoche, che ha riconosciuto il 14° Dalai Lama come la reincarnazione del suo predecessore. Sicuramente aveva letto Compassionate Action e voleva poterlo intervistare per il suo docu-film. Quando siamo partiti per il Nepal: Franco, Massimiliano Pollina ed io, Chatral Rinpoche aveva 100 anni, anzi 101 secondo il calcolo dei tibetani considerando che la vita inizia dal concepimento”.
Il resto del brano lo troverete nel libro uscito il 9 novembre con i testi di Francesco Messina, che guidano il lettore lungo una narrazione in cui si mescolano gli scritti dei numerosi ospiti, le parole e i discorsi fedelmente riportati ed evidenziati di Franco Battiato, assieme alle immagini di cui il volume è arricchito. Oltre trecento tra fotografie, dipinti e fotogrammi, molti dei quali inediti. Il libro si avvale tra gli altri dei contributi di: Alice, Ernesto Assante, Caterina Caselli Sugar, Gino Castaldo, Francesco Cattini, Ombretta Colli, Michele Di Lernia, Mino Di Martino, Michele Fedrigotti, Eugenio Finardi, Enzo Gentile, Gavin Harrison, Luca Madonia, Marco Mangiarotti, Roberto Masotti, Vincenzo Mollica, Morgan, Lorenzo Palmeri, Giacomo Pellicciotti e Angelo Privitera.