Cari fratelli e sorelle di Dharma,
sono qui a Bodhgaya in attesa di incontrare il nostro Abate Ven. Ghesce Thubten Chonyi e mi capita di ricordare spesso, molto spesso, Lama Zopa Rinpoche, il nostro direttore spirituale, che il 13 aprile scorso ha lasciato il corpo.
L’ultima volta che abbiamo parlato con lui, proprio in questo luogo, ci aveva detto: “Si, ora va trovato un abate”, con una determinazione che ci aveva sorpreso, considerando che era da quando Ghesce Ciampa Ghiatso aveva lasciato il corpo (nel 2007) che lo invitavamo a nominare un abate per il Monastero di Pomaia.
Evidentemente Rinpoche voleva seguire in prima persona i vari passi che ci hanno portati fino all’ottenimento della concessione edilizia e del recente permesso a costruire ottenuto il 16 Giugno di quest’anno.
Sempre più chiaramente, ora comprendiamo l’urgenza nelle sue parole del 6 gennaio scorso, sapeva che il suo tempo stava per finire.
Lama Zopa Rinpoche è stato e rimarrà un faro per noi e dentro di noi, e nonostante lo shock della sua scomparsa, abbiamo continuato a portare avanti il progetto del Monastero, che ha sempre seguito direttamente, dandoci tutte le indicazioni e i consigli, culminati con un commovente video del 10 marzo scorso nel quale, oltre a confermare la nomina dell’abate, ha condiviso i benefici del costruire il Monastero.
Questo 2023, che va concludendosi, è stato caratterizzato dalla meravigliosa visita in collina di Jhado Rinpoche già Abate del Namgyal Monastery, il monastero di Sua Santità il Dalai Lama, alla presenza di centinaia di persone ha conferito la trasmissione orale de “I santi nomi di Manjushri” che è poi la preghiera che Sua Santità ci ha successivamente chiesto di recitare per rimuovere ogni ostacolo al rapido ritorno di Lama Zopa Rinpoche.
Lo scorso maggio, in India, a Dharamsala, abbiamo avuto il primo incontro con il nostro Abate e l’indimenticabile colloquio con Sua Santità il Dalai Lama, che oltre a dei preziosi consigli per il Monastero, che ha nuovamente benedetto guardando la presentazione del progetto, ha offerto al Monastero una grande statua del Buddha e successivamente ci ha sorpreso con una importante offerta per la sua realizzazione.
A settembre, con l’arrivo dell’Abate e dei monaci Lama Gyupa di Kopan, è stato finalmente consacrato il terreno del Monastero, con un rituale alquanto elaborato, senza il quale non avremmo potuto avviare i lavori. È la prima volta che questo rituale viene compiuto in Italia, come sarà la prima volta che si avvia la costruzione di un Monastero della nostra tradizione da zero.
Khen Rinpoche ci ha poi conferito preziosi insegnamenti ed in conferenza stampa prima e sulla collina poi, ha incontrato e parlato con il Presidente Giani, la più alta rappresentanza della Regione Toscana, che ha mostrato un grande interesse per una realtà e una risorsa unica per la Toscana, e non solo.
Il tour con il nostro nuovo Abate ed i monaci di Kopan è proseguito ad Assisi, dove, con una folta rappresentanza di monaci e monache dell’associazione, abbiamo voluto introdurre il nostro Abate in uno scambio fruttuoso e di grande ispirazione con le varie realtà francescane, culminate con una conferenza nella sala stampa della Basilica del Sacro Convento di San Francesco, che ha avuto oltre 1200 visualizzazioni video ad oggi e della quale si è parlato anche sul quotidiano del Vaticano.
Rientrati da questo Tour inter-monastico, abbiamo anche avviato alcune prime attività di Dharma online come Sangha onlus. Questo è potuto avvenire grazie alle nostre monache, che da anni insegnano per i diversi centri FPMT in Italia per creare le migliori condizioni affinché la Comunità possa finalmente avere un Monastero, da dove preservare e diffondere il Dharma e il messaggio di pace e amore universale, anche a partire dal nostro Paese.
La raccolta fondi che abbiamo denominato “Dona un mattone” lanciata in Giugno, grazie alla vostra generosità, ha già contribuito al progetto per oltre 2500 mattoni per circa 250.000 Euro, e questo risultato ci ha dato fiducia perché entriamo in un periodo fondamentale e storico per l’avvio della costruzione del nostro Monastero, dove la generosità di tutti voi sarà sempre più importante.
Non mi resta che augurarvi un 2024 di pace e armonia, nel quale tutti i progetti virtuosi possano essere realizzati, per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Ven. Massimo Stordi a nome dei monaci e delle monache di Sangha Onlus.