Da Bodhgaya, luogo sacro dove il Buddha ottenne l’illuminazione, la conferma alla realizzazione del Monastero

I tanto attesi insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama di fine anno a Bodhgaya, sono stati l’occasione per alcuni membri della Sangha Onlus di recarsi in India e incontrare Lama Zopa Rinpoche e successivamente lo stesso Dalai Lama. 

In questo momento storico, l’incontro con il nostro direttore spirituale Lama Zopa Rinpoche è stato particolarmente importante e significativo per valutare l’opportunità di procedere nell’avvio dei lavori del monastero nei tempi previsti dalla concessione edilizia, e per ricevere ulteriori consigli per lo sviluppo della comunità monastica. 

All’esplicita domanda se fosse di beneficio iniziare i lavori entro questo primo semestre, Rinpoche ha risposto affermativamente. Forti di questa conferma stiamo partendo con la campagna di raccolta fondi, che era stata sospesa in questi anni per trasparenza, a causa del procrastinarsi dei permessi a costruire. 
Lama Zopa Rinpoche nel nostro penultimo incontro in Nepal, ci aveva inviato a chiedere a Sua Santità il Dalai Lama i suoi preziosi consigli e nell’udienza di qualche giorno fa c’è stata l’occasione per formulargli questa richiesta e ricevere la sua benedizione per questa nuova fase.

Rivedere in presenza Sua Santità il Dalai Lama dopo i difficili anni di pandemia, cogliere dal vivo la sua grande compassione e ammirare la sua grande saggezza, ci ha riempito il cuore di una gioia profonda e determinati a migliorarci sempre più. 

Il tempio del Monastero rappresenta un magnifico progetto architettonico ecosostenibile finalizzato a preservare una cultura di pace, per il quale noi monaci e monache dell’Associazione Sangha Onlus abbiamo davvero bisogno del sostegno di tutti.  

Ancora oggi in tanti ci chiedete a quando l’inizio dei lavori. Se abbiamo dovuto attendere 18 anni per il permesso a costruire, ora, in accordo con la legge italiana, abbiamo pochi mesi di tempo per iniziare i lavori che dovranno necessariamente partire entro e non oltre metà giugno 2023. 

In Italiani sono già presenti un monastero Zen e uno Theravada, mentre per la nostra tradizione buddhista tibetana, come indicato dal nostro indimenticato primo abate Ghesce Ciampa Ghiatso, è necessario un luogo dove poter continuare a studiare e praticare la disciplina monastica. Un evento di portata storica per il Buddhismo, come spesso Lama Zopa Rinpoche ha sottolineato per essere di esempio e beneficio a sempre più esseri senzienti, contribuendo alla preservazione del puro Dharma. 


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