Pianeta Terra Festival. La natura come spazio sacro da abitare attraverso la meditazione

Pianeta Terra Festival, Orto Botanico di Lucca. Foto di Pino Ranieri

Siamo grati di aver partecipato a Pianeta Terra Festival con il nostro evento sul tema Meditazione e natura e aver contribuito a un laboratorio collettivo che ha visto la città di Lucca nel fine settimana scorso, come luogo di dibattito e confronto su grandi tematiche globali, per ricordare che il futuro si costruisce con la partecipazione più consapevole di tutti.

Nella splendida cornice dell’Orto Botanico, il monaco ven. Massimo Stordi e il neuroscienziato Prof. Angelo Gemignani, moderati dalla dott.ssa Manuela Ferro, hanno esplorato il profondo legame tra meditazione, natura e scienza, tra quiete interiore e armonia con il vivente. Si è parlato di come la pratica contemplativa ci inviti a sentire la natura non come sfondo ma come spazio sacro da abitare con cura, e di come la meditazione per la scienza, alla stregua di un microscopio, permette di studiare soggettivamente la coscienza e i suoi vari livelli.

Uno spazio anche esperienziale con una meditazione guidata dal nostro ven. Massimo Stordi insieme ai partecipanti, per riflettere su come appunto la meditazione, la scienza e l’ecologia si intreccino riconoscendo l’interdipendenza di ogni forma di vita e ci insegnino a custodire ciò che ci circonda: gli alberi, i fiumi, gli animali, le relazioni.

Pianeta Terra Festival, ideato e progettato da Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con la direzione scientifica di Stefano Mancuso, ha registrato anche quest’anno una straordinaria partecipazione di pubblico a conferma della volontà di conoscere e approfondire i temi proposti dal ricco programma. Grande partecipazione anche agli eventi trasmessi in live streaming sul sito. Media Partner dell’evento Rai Radio Uno e Rai Radio Tre.

Lucca ha accolto durante i quattro giorni del festival oltre 100 ospiti tra scienziati, filosofi, psicoanalisti, economisti, esperti di geopolitica, scrittori, giornalisti e artisti che hanno intrattenuto il pubblico con più di 90 eventi tra confronti diretti, lectio, incontri, interviste, spettacoli in alcuni dei luoghi più suggestivi della città.

I sistemi instabili, tratto distintivo del mondo in cui stiamo vivendo, e tema di questa quarta edizione di Pianeta Terra, ha raccolto un interesse straordinario: ogni incontro ha stimolato la curiosità e l’attenzione attiva delle persone che in gran numero hanno partecipato. Il direttore scientifico del Festival Stefano Mancuso ha affermato “Quest’anno abbiamo imparato come orientarci in un mondo privo di equilibri stabili ma in cui arte, scienza e pensiero possono aiutarci a mantenere l’equilibrio necessario”.


Quando il Buddha, all’età di 29 anni, lasciò la sua vita di palazzo per cercare la liberazione, trascorse la maggior parte dei suoi 51 anni rimanenti vivendo nelle foreste, nei boschi e nei parchi dell’India settentrionale.

Il grande Risveglio del Buddha all’età di 35 anni avvenne mentre era seduto a meditare all’aperto sotto un albero (noto scientificamente come Ficus religiosa) protetto dalla sua chioma. L’albero è considerato il simbolo vivente del suo Risveglio e rappresenta l’importante connessione tra il buddhismo e il mondo naturale.

Si narra che il Buddha utilizzasse spesso esempi e metafore tratti dalla natura per illustrare i suoi insegnamenti: crescere nella pratica spirituale è come il sole che sorge e dissipa l’oscurità della notte, la concentrazione profonda è come uno stagno tranquillo, chi è completamente liberato è come un loto che emerge dall’acqua fangosa senza essere macchiato dal fango sottostante.

Stare nella natura può insegnarci l’importanza di vivere in armonia con essa.
Anche quando non possiamo trovarci all’aperto, con una mente calma e lucida possiamo comunque scoprire il mondo naturale dentro di noi.

In molti aspetti, la natura dentro e fuori di noi sono la stessa cosa: vivono in relazione reciproca.

Seguendo l’insegnamento del Buddha di meditare ai piedi di un albero, potremmo riscoprire un più profondo apprezzamento per la natura, e comprendere che quella che contempliamo fuori è la stessa che abita in noi.


I relatori di Meditazione e Natura che si è tenuto venerdì 3 ottobre all’Orto Botanico

Massimo Stordi

Monaco buddhista, riceve i voti nel 1983 da Sua Santità il Dalai Lama. Ha diretto l’Istituto Lama Tzong Khapa per oltre dieci anni. È Presidente dell’Associazione Monastica Sangha Lhungtok Choekhorling che si occupa di realizzare il primo Monastero della tradizione buddhista tibetana in Italia.

Angelo Gemignani

Psichiatra e docente di Neuropsicologia e Neuroscienze cognitive presso l’Università di Pisa, è Direttore del Dipartimento di Neuroscienze, della UOC di Psicologia Clinica e del Master in Neuroscienze, Mindfulness e Pratiche Contemplative dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

Manuela Ferro

Ideatrice e Direttrice culturale del Festival del Tibet di Pomaia. Speaker a eventi nazionali, si occupa di comunicazione e progettazione di eventi culturali. Scrive per riviste specializzate di buddhismo e spiritualità.
È vicepresidente della Fondazione Sangha ETS.


Tutte le informazioni su Pianeta Terra Festival sono nel sito ufficiale: www.pianetaterrafestival.it